Il deserto e la terra sono i sotterranei del cielo toccati dall’amore nel suo viaggio migratorio, sono il paesaggio mobile che trattiene solo le impronte del pensiero. In questo volo ripetuto c’è una sola rotta c’è il destino di tutte le parole cadute nel gioco di un sapere combinatorio. Nelle Poesie dell’amore migratore c’è la forza rallentata dello sguardo. “Questa è poesia visiva” come scrive nella prefazione Achille Bonita Oliva, “dove l’immagine è un pensiero dipinto attraverso la parola”. I disegni che Enzo ha scelto per questo libro sono invece graffi sulla pelle dell’anima. “Il disegno slitta”, scrive ancora Achille Bonita Oliva, “vola alto e ricade col suo peso gravitazionale sulla pagina che lo accoglie e lo custodisce”. Il disegno di Enzo Cucchi è la cerniera, l’intervallo, il vuoto necessario della poesia neometafisica di Enzo Ragone.
L'AUTORE
Enzo Ragone, alla sua prima raccolta di poesie, è inviato della Rai. Si occupa di temi legati ai Balcani e alle minoranze linguistiche per le rubriche della Tgr-RaiTre “Estovest” e “Levante”. Ha curato reportage di archeologia per “Tgr Mediterraneo”. È coautore di Intervista sulla televisione di Furio Colombo, con la prefazione di Umberto Eco (Pironti edizioni 1988).
venerdì 23 novembre 2007
L'opera
Pubblicato da Enzo Ragone alle venerdì, novembre 23, 2007
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